“Nel 2025, il numero di migranti forzati nel mondo ha raggiunto i 122,1 milioni, secondo il rapporto dell’UNHCR (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati). Questo dato rappresenta un aumento di 2,1 milioni rispetto all’anno precedente. Siamo di fronte a numero assai preoccupante e grave, una situazione insostenibile, soprattutto a causa della diminuzione dei finanziamenti per gli aiuti umanitari che si starebbero verificando. Ricordiamo che i migranti forzati sono persone costrette a lasciare il proprio paese a causa di guerre, persecuzioni, disastri ambientali o crisi economiche estreme. Il termine “forzati” indica che la loro migrazione non è una scelta volontaria, ma una necessità per sopravvivere. Le principali cause di migrazione forzata includono guerre civili, dittature, violazioni dei diritti umani e crisi economiche. Ad esempio, la Siria, l’Afghanistan e il Sud Sudan sarebbero tra i paesi con il maggior numero di migranti forzati. L’arrivo dei migranti forzati pure in Italia è un fenomeno delicato e complesso che coinvolge diverse rotte e dinamiche geopolitiche, con la Sicilia che rimarrebbe il principale punto di approdo sui nostri confini. Di fronte ai 122,1 milioni di migranti forzati nel mondo, dunque, Accademia Iniziativa Comune reputa urgente una risposta globale fondata sulla prevenzione dei conflitti, il sostegno allo sviluppo nei paesi d’origine, l’apertura di vie legali e sicure, il riconoscimento dei rifugiati climatici e un maggiore supporto ai paesi di accoglienza. Bisogna invertire la rotta”. Così, in una nota stampa, il portavoce nazionale di Accademia Iniziativa Comune e presidente della associazione Bandiera Bianca, Carmela Tiso.